“Il trasporto che ci salva”, assemblee pubblice per difendere il trasporto pubblico locale
“Il trasporto che ci salva”: proseguono, in tutto il Piemonte, le assemblee pubbliche aperte alla cittadinanza, a difesa del trasporto pubblico locale.
Oggi in Piemonte la possibilità di usufruire di un trasporto pubblico locale dignitoso, quindi di treni e autobus, è negato a gran parte della popolazione, quella che per condizioni economiche e sociali ne avrebbe più bisogno: lavoratrici, lavoratori, giovani, studenti, studentesse, pensionati e pensionate che pagano tutti i giorni l’inefficienza di un trasporto largamente insufficiente.
Proprio per questi motivi, la CGIL Piemonte ha intrapreso un percorso costruito a difesa del trasporto pubblico locale dal titolo “Il trasporto che ci salva”, ideato e promosso insieme alle associazioni Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Federconsumatori Piemonte, UDU, Fridays For Future, Co.M.I.S. Piemonte, ARCI Piemonte e Libera Piemonte. Una campagna di assemblee aperte alla cittadinanza, che è partita a inizio del mese scorso da Torino e che coinvolgerà i territori di tutta la regione: il prossimo appuntamento è per sabato 15 marzo, con un evento che si terrà in contemporanea tra le città di Asti e di Alessandria.
Nell’Astigiano e nell’Alessandrino risiedono la maggior parte degli abitanti e degli addetti dell’area Sud-Est del Piemonte. Ad Asti e provincia il trasporto pubblico locale viene effettuato da 4 aziende del settore, mentre ad Alessandria le aziende sono addirittura 11. La presenza di 15 aziende sulle due province produce evidenti problemi logistici, inefficienze e una disomogeneità nella qualità del servizio offerto. Non solo: ad Alessandria, la situazione degli ultimi anni ha portato al fallimento del 50% delle aziende che si occupano di TPL, con inevitabili ripercussioni su lavoratori e servizio, frutto anche dell’impossibilità di realizzare adeguate economie di scala. Analizzando poi i dati forniti da ISTAT, se Asti mostra un calo costante nel numero di autobus disponibili dal 2010 al 2022, Alessandria nel complesso ha subito un calo ancora più marcato.
Anche rispetto alla qualità dell’aria persistono delle criticità: guardando al rapporto Mal’aria di Legambiente, nella classifica generale dei capoluoghi di regione e di provincia, su 25 che sono risultati fuorilegge, troviamo Asti al ventiquattresimo posto; migliora invece Alessandria che fino allo scorso anno era tra i primi 10. Tuttavia, nonostante i miglioramenti su scala nazionale, la media di Pm10 di Alessandria resta la seconda più alta del Piemonte (dopo Torino), seguita subito dopo da Asti, al terzo posto.
Al fine di analizzare le criticità e creare proposte collettive sui due territori con esperti, associazioni, comitati, lavoratrici e lavoratori, utenti, sabato 15 marzo, si terranno due assemblee in contemporanea nelle città di Asti (UniAstiss, Piazzale Fabrizio De Andrè) e di Alessandria (Laboratorio Civico Carla Nespolo, via Faà di Bruno 39), dalle ore 09 alle ore 12:30.
Durante la mattinata sono previsti due focus: il primo a cura di Angelo Marinoni (Fondazione SLALA), riguardo ai cambiamenti del trasporto pubblico locale e il secondo curato da Valentina Cerigo (Provincia di Asti), riguardo ai temi della transizione ecologica nel TPL. Oltre alle associazioni promotrici, interverranno inoltre Fabrizio Imerito, presidente di ASP (Asti Servizi Pubblici SpA), Johnny Zaffiro (Comitato Casale Riparte), Giacomo Massimelli (Associazione Pendolari Nizza Monferrato) e Giuseppe Sammatrice per SEquS (Sostenibilità Equità e Solidarietà).
Le altre assemblee si svolgeranno per il quadrante nord-est (Biella/Novara/VCO/ Vercelli) a Novara il 9 aprile e nella provincia di Cuneo il 5 maggio. Il percorso assembleare si chiuderà con una mobilitazione regionale a Torino.