Morti sul lavoro, lavoratori in nero e sottopagati, storie nere di una Provincia “disattenta”
In questi giorni, nella nostra Provincia, si sono verificati alcuni fatti ed abbiamo letto alcune dichiarazioni, che solo apparentemente sembrano non collegate tra loro. I fatti sono che, a seguito di una denuncia della CGIL attraverso Common Ground, progetto di partenariato che ci vede coinvolti insieme a diverse istituzioni e PIAM, è emerso che un’azienda utilizzava lavoratori in nero provenienti dai CAS. Da una serie di ulteriori controlli è emerso che 140 su 200 aziende controllate, cioè il 70%, utilizzavano lavoratori non in regola.
Qualche giorno prima l’on. Coppo di FDI affermava che nel 90% dei casi la colpa degli incidenti avviene per distrazione dei lavoratori. Come è noto, la nostra Provincia ha il triste record di essere la seconda in Italia per morti sul lavoro in rapporto al numero di occupati. È un’immane tragedia a cui noi, come Sindacato, vogliamo porre un freno. Per questo facciamo denunce pubbliche e nelle sedi giudiziarie. Per questo “battiamo i pugni” ai tavoli di confronto. Per questo richiamiamo tutte le volte le associazioni datoriali al loro ruolo di promotori della sicurezza, che non può limitarsi solo ai corsi di formazione, peraltro spesso pagati dalla Regione o dalla Comunità economica europea.
È evidente che ad Asti abbiamo un problema sul tema della legalità nel mondo del lavoro e che esso è sottovalutato da chi dovrebbe promuovere iniziative legislative efficaci.
Ci chiediamo come sia possibile il doppiopesismo di chi ci governa che da un lato fa leggi repressive contro la libertà di manifestazione, limita il diritto di sciopero e le libertà dei singoli cittadini. Dall’altro non vuole “vessare” le imprese. L’on. Coppo, al contrario, dichiara apertamente che le amministrazioni pubbliche, come noto cronicamente in carenza di personale nei servizi ispettivi, devono evitare “l’eccesso di zelo”. Sostanzialmente devono girarsi dall’altra parte. È una destra padronale, questo è chiaro a tutti noi, ma è anche una destra che ha abbandonato il ruolo sociale di difesa dei lavoratori di cui si è vantata per anni. La cosa che più ci stupisce è che, al di là di Casartigiani che ha preso le distanze dalle dichiarazioni dell’on. Coppo, senza, ci sembra, condannarle, nessun’altra associazione datoriale ha dato segno di accorgersi di quanto sta accadendo. Ancora una volta silenzio totale da parte delle associazioni datoriali e da parte della politica sponda centro destra. Noi crediamo che anche chi rappresenta le imprese oneste dovrebbe prendere le distanze sia dall’on. Coppo sia dalle aziende che violano le leggi facendo lavorare in nero le maestranze. Chi viola le leggi lo fa a danno delle centinaia di imprese per bene che ci sono nella nostra Provincia facendo loro una concorrenza sleale e mettendo a rischio la vita di centinaia di lavoratori.Mi scuso se non sono stato politicamente corretto o se ho rotto qualche cristallo. Ma dell’indifferenza e del silenzio ne abbiamo piene le tasche.
Luca Quagliotti, Segretario generale Camera del lavoro Asti