Asti, al via la campagna referendaria. Costituito il comitato per 5 Sì
Parte ufficialmente la campagna referendaria della provincia di Asti per i 5 Sì alla consultazione elettorale proposta dalla Cgil sui quesiti sul lavoro e sulla cittadinanza.
Dignità del lavoro, contrasto alla precarietà, sicurezza sul lavoro, responsabilità dei committenti nei subappalti e diritto alla cittadinanza per chi risiede in Italia da 5 anni sono i temi al centro delle proposte referendarie su cui dovranno pronunciarsi gli elettori italiani l’8 e il 9 giugno 2025 a seguito della raccolta di 4 milioni di firme da parte della Cgil.
Il segretario della Camera del lavoro di Asti Luca Quagliotti ha presentato la costituzione del Comitato provinciale per il Sì insieme ad associazioni, partiti e comitati che hanno deciso di affiancare la Cgil in questa battaglia.
“Con i primi due quesiti chiediamo di abolire le norme introdotte dal Jobs Act – spiega il segretario – quella sull’impossibilità di reintegro in caso di licenziamento illegittimo nelle imprese con più di 15 dipendenti e quella che fissa un tetto massimo di sole 6 mensilità come risarcimento nelle aziende sotto i 16 dipendenti. Anche se in questi anni non sono aumentati i licenziamenti, sono diminuite drasticamente le cause dei lavoratori contro le aziende. Sapendo di non poter ottenere il reintegro, i lavoratori accettano il risarcimento economico senza passare attraverso la sentenza di un giudice”.
Il terzo quesito del referendum riguarda il precariato: “In Italia l’86% dei rapporti di lavoro è precario, con 2.300.000 contratti a termine – continua Quagliotti – Questa precarietà impedisce di rivendicare salari e diritti, crea incertezza ed è direttamente responsabile dei bassi salari, della bassa crescita e infine del calo della natalità. Non è vero che serve flessibilità per crescere: in Spagna l’economia è in crescita da quando sono stati limitati i contratti a termine”.
Il quarto referendum è importante per ristabilire le regole di responsabilità dei committenti nelle catene dei subappalti: “Una norma indispensabile per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Le leggi attuali favoriscono il ricorso ad appaltatori privi di solidità finanziaria e spesso non in regola con le norme antinfortunistiche – aggiunge il segretario – Tutti ricordiamo l’incidente nel cantiere dell’Esselunga di Firenze dove il numero delle aziende subappaltanti erano infinite e ancora non ci sono indagati”.
L’ultimo quesito referendario è sulla cittadinanza: “La richiesta è di accorciare i tempi di residenza per richiedere la cittadinanza da 10 a 5 anni, senza abolire tutti gli altri requisiti. Con la burocrazia per ottenere la cittadinanza passeranno altri 3 anni e si arriverebbe a 8. Con i 10 anni l’attesa per diventare cittadino italiano diventa un tempo biblico. Contestiamo la famigerata “invasione africana” propagandata da alcuni partiti politici. I dati Migrantes fotografano un’altra realtà: le principali nazionalità presenti sono Romania, Albania, Marocco. Nelle nostre scuole i ragazzi convivono senza problemi, parlano italiano e i genitori pagano le tasse con le quali sarà garantito il pagamento delle pensioni e dei servizi nei prossimi anni. È naturale richiedere tempi più umani per diventare cittadini del nostro Paese“.
Sostengono i referendum e hanno aderito al comitato : Sinistra aps/Casa del Popolo, ACLI, Ambiente Asti, ANPI, ARCI, Asti Lab, Asti Oltre, AVS, Cambiamo Asti, Cittadinanzattiva Piemonte APS, Coordinamento Asti Est, Europa Verde Verdi – AVS, Legambiente, Libera Asti, Lista Civica Prendiamoci Cura di Asti, Movimento 5 stelle, Partito Socialista Italiano – PSI, Partito Democratico, Politeia, Rifondazione Comunista, SEquS Asti, Tempi di Fraternità, Uniti si Può, Welcoming Asti. Inoltre in 58 aziende del territorio astigiano si sono costituiti i comitati referendari.
Comincerà nei prossimi giorni una campagna di volantinaggio in tutti i mercati della provincia per spiegare ai cittadini elettori le ragioni del Sì. Diverse le iniziative già in calendario: il 10 maggio il segretario generale della Cgil Maurizio Landini sarà a “Nizza è Barbera” dalle 14.30 alle 16.30; il 24 maggio a Canelli (alle 18) si terrà un’iniziativa sull’immigrazione e il 6 giugno la campagna elettorale si chiuderà con un evento ad Asti.