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Lettera delle organizzazioni sindacali provinciali al Prefetto di Asti

Pubblicato da CGIL Asti | 24 maggio 2019

 


 

Di seguito il testo della lettera che oggi (24/5/19) verrà consegnata al Prefetto di Asti.

 

La sanzione inflitta all'insegnante palermitana per il filmato realizzato da alcuni suoi alunni in occasione del Giorno della Memoria è profondamente ingiusta e sbagliata. Una decisione del tutto inopportuna che chiediamo sia immediatamente ritirata.
Tale vicenda a nostro avviso è indice di un clima inasprito in cui il diritto di critica viene sistematicamente violato.
Colpisce la solerzia dell'Amministrazione nel procedere contro una docente "colpevole" di aver interpretato il proprio ruolo professionale per promuovere cultura, spirito di iniziativa, pensiero critico e senso civico, secondo il compito che la Costituzione affida alla scuola pubblica.
Non è certo con il ricorso a misure di tipo censorio che si può aiutare a vedere anche i limiti e i rischi di superficialità di approcci e analisi che, se ritenuti discutibili, andrebbero appunto discussi e non fatti oggetto di un provvedimento disciplinare.

Guai se passa anche solo l'idea che sia illegittimo esprimere preoccupazione per scelte politiche e provvedimenti di legge, oggetto ogni giorno di un serrato confronto di opinioni in cui non mancano certo manifestazioni, spesso anche molto autorevoli, di inquietudine per atteggiamenti riscontrabili in ambito interno e internazionale su temi che richiamano principi fondamentali di convivenza fra i popoli e le persone.
Compito della scuola non è certo quello di troncare e sopire le manifestazioni di pensiero degli alunni, casomai di aiutarli a esprimere in modo quanto più possibile corretto giudizi e opinioni, evitando approssimazioni, schematismi e banalizzazioni che sono oggi purtroppo pane quotidiano proprio nel dibattito politico.
Nell'esprimere la solidarietà alla collega, alla scuola e ai ragazzi, le 00. SS chiedono l'intervento del Ministro Bussetti per l'immediato ritiro della sanzione e si impegnano a mettere in atto da subito la mobilitazione di tutta la categoria per sollecitare una forte reazione sociale, culturale e politica ai fini di tutelare la libertà di insegnamento e ripristinare gli spazi di democrazia in tutto il Paese.

 

FLC CGIL - Monica Boero

CISL SCUOLA - Chiara Cerrato

UIL SCUOLA - Luciano Moiso

SNALS CONFSAL - Assunta Barone

 

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